Savona, 200 euro in meno di imposte senza la Tasi. Ma si teme la tassa rifiuti

L’abolizione della tassa sulla prima casa alleggerirà di circa 200 euro il carico fiscale pro-capite sulle spalle dei contribuenti savonesi. In media, se non verranno fuori sorprese o ritocchi su aliquote di altre imposte, un savonese, che l’anno scorso ha tirato fuori 760 euro, ne dovrà pagare 560. L’abolizione della Tasi — scrive La Stampa — come già anticipato nei mesi scorsi dall’assessore al Bilancio, Luca Martino, farà entrare circa 4 milioni e mezzo di euro in meno nelle casse di Palazzo Sisto Sisto. Seppur lieve, il calo di tasse è ritenuto fondamentale dall’Anci, non tanto per l’entità delle tasse in meno, ma perché l’abolizione avrà il merito di ristabilire un po’ di fiducia fra la politica e i cittadini, persa sotto il peso di imposte sempre più salate. Il timore a questo punto, da parte delle associazioni di categoria, è per eventuali aumenti su altre aliquote. Sorprese spiacevoli, ad esempio, sulla tassa rifiuti, che dipende unicamente dal contratto che il Comune stipula per la raccolta. In pratica, più la società di servizi presenta un conto elevato e più i cittadini sono costretti a sobbarcarsi una tassa rifiuti elevata. E Savona non fa sconti, malgrado le crescenti percentuali di raccolta differenziata con la riduzione dei rifiuti in discarica, il servizio costa sempre più caro.

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